La Valnerina è la valle attraversata dal Nera, un fiume lungo 116 km che si snoda dalle sue sorgenti, nei Monti Sibillini, fino alla Conca Ternana dove prosegue per confluire nel Tevere vicino Orte. Nel suo percorso tortuoso il Nera raccoglie le acque di diversi fiumi e torrenti fino allo spettacolare salto della Cascata delle Marmore. La Valnerina è caratterizzata da un paesaggio in cui la forza della natura stupisce con scenari paesaggistici unici e spettacolari che si alternano e integrano le tracce della millenaria presenza dell’uomo. I Boschi, solitari e intensi, le aspre montagne hanno attratto nei secoli eremiti e ordini monastici in cerca di luoghi per la preghiera e la meditazione; ancora oggi le suggestioni di questi posti motivano visite escursionistiche e pellegrinaggi. È in questa terra, penetrata di vita ascetica, che crebbe San Benedetto, patrono d’Europa.
Valnerina e Cascata delle Marmore
La Valnerina
La cascate più alte d'Europa
La Cascata delle Marmore è una delle più famose d’Italia e tra le più alte in Europa. Si trova nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera. Queste cascate furono create dai romani più di 2000 anni fa deviando il fiume Velino e facendolo cadere a 165 m nel fiume Nera. Oggi l’acqua viene utilizzata principalmente per produrre energia idroelettrica e quindi le cascate sono a piena capacità solo durante determinate ore del giorno.
Il brivido di sperimentare le incredibili forze naturali ha attratto molti visitatori nel corso dei secoli. Musicisti e poeti ne sono stati ispirati e si può capire perché Lord Byron lo abbia definito “orribilmente bello”. Oggi è possibile osservare le cascate dal basso al Belvedere Inferiore e dall’alto al Belvedere Superiore. Una rete di percorsi offre varie viste ravvicinate se non si ha paura dello spruzzo dell’acqua.
All’interno del Parco è inoltre possibile percorrere sei affascinanti sentieri ben tracciati e segnalati, che vi permetteranno di ammirare i salti d’acqua da più prospettive e godere appieno di panorami di suggestiva bellezza. Non solo natura, ma anche arte perché a ridosso della cascata ci sono resti di archeologia industriale e opere idrauliche conservati nel Parco archeologico industriale di Campacci di Marmore.